Nothobranchius korthausae MEINKEN, 1973

N. Korthausae "Red" - Foto di Andrea Varisco

korthausae: dal nome di Edith Korthaus che scoprì la specie sull’isola di Mafia in Tanzania.

Prima Descrizione
MEINKEN, 1973 - Nothobranchius korthausae spec. nov. eine hübsche Cyprinodonten Neuheit von der Inseln Mafia. - Das Aquarium Heft 51 (IX), 1973: 351-355, 2 tabs; 6 figs.

Terra Tipica
“Un’area acquitrinosa sull’isola di Mafia” [Tanzania]. Sull’isola si trovano soltanto alcuni stagni e pozze d’acqua.
La specie fu scoperta lungo una piccola strada sterrata che si inoltra nell’acquitrino. Nel corso di quattro visite all’isola E. Korthaus scoprì che le acque dell’isola di Mafia non sono di carattere temporaneo.

Storia
Nel gennaio del 1973, durante una visita all’isola di Mafia, E. Korthaus scopri’ questa nuova specie. L’isola si trova a circa 35 Km dalla terraferma ed ha una lunghezza di circa 128 Km (dal 1964 appartenente alla Tanzania, Est Africa) e geologicamente appartiene al gruppo delle isole di Comoro, poste nel Canale del Mozambico, tra il Madagascar ed il continente Africano.
Parecchi esemplari vivi furono importati in Germania e furono fatti pervenire al Dott. Dr. W. Foersch che riuscì a riprodurre la nuova specie e a distribuirla tra gli appassionati.

Dati meristici
D: 9-10; A: 12-13; scaglie in serie medio-laterale: 24-26 +2-3

Cariotipo

Sinonimi: nessuno

Olotipo
Maschio di 31-mm TL e femmina di 30-mm TL.

Co-tipi
Gli altri tre esemplari dei 5 catturati da Edith Korthaus formano i co-tipi.
Sia i tipi che i co-tipi sono conservati al museo Senckenberg [Francoforte/Main].
Materiale di studio per Meinken: 3 maschi da 31 a 27.5 mm TL; 2 femmine da 30 a 28 mm TL. Tutti gli esemplari erano sessualmente maturi e adulti.

Tabella 1: dati meristici

Maschio

Maschio

Maschio

Femmina

Femmina

Lunghezza totale (TL)

31.00

29.50

27.50

30.00

28.00

Linghezza standard (SL)

24.50

24.00

23.00

24.25

22.25

Diametro occhio

2.83

2.50

2.33

2.75

2.25

Lunghezza del muso

2

2

1.75

2

1.75

Larghezza inter-orbitale

3.33

3

3

2.75

2.25

Altezza del corpo

7

6.50

6.25

6

5.50

Lunghezza del peduncolo caudale

5.50

5

4.50

6

5

Altezza del peduncolo caudale

3.50

3.25

3

3

2.50

Scaglie linea laterale

22+2-3

24+2

Circonferenza scaglie

8.50

8.50

Scaglie pre-dorsali

16

16

Raggio pinna dorsale più lungo

7

7

6.50

5

5

Raggio pinna anale più lungo

7

7

6.50

6.25

6

Raggio pinna pettorale più lungo

5.25

5

5

5

5

Raggio pinna ventrale più lungo

3

3

2.50

3

3

Raggio pinna caudale più lungo

6.50

5.66

5.50

5.66

5.50

 

Tabella 2: dati morfometrici

Maschio

Maschio

Maschio

Femmina

Femmina

Altezza corpo rapporto a TL

4.40

4.50

4.50

5.00

5.50

Altezza corpo in rapporto a SL

3.50

3.70

3.70

4.00

4.00

Testa in rapporto a SL

3.00

3.00

3.00

3.00

3.00

Occhio in rapporto allalughezza della testa

3.00

3.20

3.20

3.00

3.30

Occhio in rapporto alla lunghezza del muso

0.70

0.78

0.75

0.74

0.77

Occhio in rapporto alla distanza interorbitale

1.18

1.20

1.27

1.00

1.00

Altezza del peduncolo caudale in rapporto alla lunghezza

1.55

1.55

1.50

1.90

2.00

Raggio dorsale più lungo in altezza

1

1

1

1.10

1.10

Raggio caudale più lungo in rapporto a SL

3.80

4.20

4.20

4.30

4.10

N° raggi pinna dorsale

9-10

10

N° raggi pinna anale

12

13

N° raggi pinna pettorale

15

15

N° raggi pinna ventrale

6

6

N° di lamelle nel I° arco branchiale

11

11

Descrizione
Altezza del corpo compresa tra 4.4 e 5 in rapporto a TL e tra 3.5 e 4 in rapporto a SL; lunghezza della testa 3 in rapporto a SL. Diametro occhio compreso tra 3 e 3.3 in rapporto alla lunghezza della testa; tra 1 e 1.27 in rapporto alla larghezza interorbitale; tra 0.7 e 0.8 in rapporto alla lunghezza del muso. L’area preorbitale è molto piccola, circa 1/6 del diametro dell’occhio. Muso corto circa 4 in rappoerto alla lunghezza della testa. Bocca direzionata verso l’alto, larga, entrabi i bordi esterni della mascella inferiore si incastrano nel ricettacolo della mascella superiore. Larghezza della bocca simile alla lunghezza del muso. Labbro inferiore prominente. Nei maschi, l’altezza della code peduncolo caudale compreso è 1.5, nelle femmine tra 1.9 e 2, in rapporto alle rispettive lunghezze.

Nei maschi i raggi della pinna dorsale si allungano verso la parte posteriore mentre nelle femmine la parte terminale è più arrotondata. I raggi della pinna dorsale raggiungono nei maschi, quando piegati all’indietro, la fine del peduncolo caudale e oltre, nelle femmine non vanno oltre la metà del peduncolo stesso. Nella pinna dorsale, i raggi 6 e 7 sono i più lunghi ed hanno la stessa dimensione dell’altezza del corpo o poco più. Nella pinna anale, il raggio 6 è il più lungo ed ha la stessa lunghezza del più lungo raggio della pinna dorsale. Nei maschi, il raggio 6 della pinna ventrale raggiunge l’inizio della pinna anale; nelle femmine solo l’apertura anale. I 15 raggi nella pinna pettorale, arrotondati, raggiungono in entrabi i generi la base della pinna ventrale. La punta della pinna caudale è arrotondata, l’orlo esterno convesso, i cui raggi più lunghi raggiungono valori tra 3.8 e 4.3 in rapporto a SL. La pinna dorsale inizia all’incirca all’altezza della pinna ventrale.

Tutte le scaglie sono cicloidi. Guance, opercolo e preopercolo sono coperti di scaglie. Nella serie della linea medio laterale sono presenti tra le 24 e 26 scaglie. Da due a tre scaglie sono posizionate sopra la base della pinna caudale; anelli di scaglie sul corpo, tra la pinna dorsale ed anale 81/2; scaglie pre-dorsali 16; posizionate irregolarmente; le righe partono con una grande scaglia arrotondata posizionata tra gli occhi. Seguono, in sequenza, una coppia di grandi scaglie arrotondate. La linea laterale è poco esposta; sui lati soltanto alcuni pori visibili. Per contro sopra gli occhi e la testa, si ha una serie di larghi pori. Le spine branchiali, lunghe e sottili, sono più lunghe delle lamelle branchiali, se ne contano 11 sulla parte inferiore del primo arco.

Dimensioni
I maschi sia in natura che in acquario, possono raggiungere lunghezze comprese tra i 50 e i 55 mm, tuttavia nella maggior parte dei casi rimangono tra i 35 ed i 40 mm; le femmine rimangono leggermente più piccole tra i 30 ed i 40 mm.

Codifica: KOR

Distribuzione e biotopo
L’area di distribuzione di N. Korthausae è limitata all’isola di Mafia, posizionata a circa 35 Km dalla costa. Esso è il solo rappresentante del genere.

Secondo SEEGERS (1985) N.Lourensi, ritrovato sulla costa di pronte all’isola, è fortemente correlato con il N. Korthausae in relazione alle forti rassomiglianze nelle loro colorazioni. La corrispondeze tra le colorazioni e prossimità geografica di entrambe le aree di distribuzione suggerisce antenati comuni. In concordanza con alcuni autori, entrambe le specie potrebbero formare la rappresentanza più settentrionale del gruppo N. rachovi.

N. Korthausae possono essere trovati in pozze d’acqua temporanee e negli acquitrini. Secondo E. Korthaus (in Meinken, 1973) e Stewart (1976) le acque di Mafia hanno un pronunciato carattere permanente. Rilevando frequentemente alti livelli di umidità dell’aria si favorisce l’ipotesi di incubazione in acqua delle uova di N. Korthausae. L’isola di Mafia si eleva a malapena dal livello del mare ed è lunga 128 Km. In più non presenta sistemi fluviali permanenti, nessun ruscello e nessun lago. Soltanto qualche bassa depressione composta da acquitrini e fossati consente alla vita acquatica di esistere sull’isola. Gli acquitrini sull’isola probabilmente non si prosciugano mai poichè il livello freatico è sempre elevato spinto com’è verso l’alto dalle sottostanti acque oceaniche e, di conseguenza le acque dolci dell’isola sono fortemente cariche di sali.

E. Korthaus pensa che il valori di pH giochino un ruolo importante nella vita di N. Korthausae. I valori di pH nel sito originale di raccolta arrivavano solo a 5.8 (6.4 al limite). La temperatura dell’acqua era compresa tra 28 e 31 °C ed contenuto di ossigeno di 6.5 O2 mg/l. La misurazione del KH in simili acque indicava 0 ° dH con un GH di 4 °dH. Quando, qualche settimana dopo, ritornò nello stesso sito di raccolta, trovò solo esemplari morti o morenti, pur essendo presente acqua a sufficienza e disponibilità di ossigeno (5 O2 mg/l), prodotto dalla presenza di abbondante vegetazione acquatica. L’esatta temperatura dell’acqua non potè essere rilevata in questa seconda visita, ma venne stimato essere superiore a 35°C (95°F) alle 17:00. La ricca vegetazione sommersa assicurava una produzione di ossigeno sufficiente e la sua diffusione nella palude. Le elevate temperature dell’acqua potrebbero essere state le responsabili di un accrescimento del metabolismo nei pesci e, dopo qualche tempo, dell’esaurimento del loro ciclo vitale.

La fotografia della località tipo del biotopo, indica la colorazione ambrata dell’acqua, prodotta da ricchi e numerosi depositi di torba sul fondo. I fossati più profondi presentano una vegetazione acquatica abbondante, per contro i rivoletti di acqua meno profondi, che potrebbero asciugarsi non presentano alcuna vegetazione E. Korthaus trovò Urticularia con piccoli fiori gialli e una specie di Ninphea con fiori violetti quali vere piante acquatiche tra differenti erbe palustri.

Descrizione
N. Korthausae può essere reperito , come la specie correlata N.eggersi, in due varietà di colorazione, una variante tra il giallo-marrone ed il giallo-verde (qualche volta bluastro) ed una rosso cupo. Qualche anno dopo che la varietà giallo-marrone fu introdotta nell’hobby, fu scoperta la varietà rosso-marrone. Entrambe le variatà di colorazione si possono incrociare e ,di conseguenza, si sono diffuse diverse sfumature di colore.

Il colore del corpo dei maschi della varietà gialla si presenta da un metallico giallo-marrone ad un marrone-blu, più tendente al marrone verso la parte posteriore. La prima parte del corpo è bluastra, la regione ventrale ed il peduncolo caudale presentano un rosso-marrone più scuro. Le scaglie sono per la maggior parte giallastre ed hanno un margine che va dal rosso-marrone al rosso pomodoro, il che spiega la formazione di un reticolo rosso scuro su tutto il corpo. Le pinne dorsale, anale e caudale sono gialle con numerose sottili linee che attraversano le pinne di colore variante tra il nero ed il rosso-marrone scuro. La pinna dorsale ha da 12 a 15 bande, di forma abbastanza circolare, di un colore marrone cioccolato e un larga banda submarginale con piccole macchie nero mentre la pinna anale presenta una sottile linea submarginale nera. Entrambe le pinne presentano un evidente bordo esterno bianco. La pinna caudale è prevalentemente colorata in giallo con 6-7 linnee di forma da verticale a circolare di colore varante tra il nero ed il blu scuro. Sulla pinna caudale è anche presente un bordo bianco. Le pinne pettorali sono trasparenti con una leggerissima colorazione ambrata con punti di colore da bianco a vagamente blu. (in dipendenza dell’incidenza della fonte luminosa).

I maschi della varietà rossa presentano pinne di un marcato colore rosso, con linee di un rosso più scuro. Qualche esemplare scialbo può avere una colorazione simile a quella osservata nella varietà giallo-marrone ma di tonalità molto più leggere. Le pinne sono circondate da un bordo che può andare dal blu al biancastro.

Le femmine sono molto più semplicemente colorate, hanno un corpo di olivastro con tutte le pinne trasparenti.

Riproduzione e mantenimento
N. Korthausae è un pesce relativamente schivo che richiede una ricca vegetazione sommersa quanto viene allevato in una vasca multispecifica. Pur vivendo in natura in acque tenere e leggermente acide si adatta molto facilmente a acque neutre o perfino leggermente basiche. La temperatura di mantenimento dovrebbe essere preferibilmente intorno ai 20-24°C. Alcuni autori menzionano che la specie può essere a volte aggressiva, cosa che non è mai stata da noi osservata. Fenomani di aggressione fra i maschi vengono osservati più frequentemente quando sono presenti nella stessa vasca delle femmine.

I maschi allevati assieme dimostrano una qualche forma di un primitivo territorialismo ma le reali aggressioni sono limitate a qualche debole attacco.

Entrambe le varietà di colore non devono essere necessariamente separate durante la riproduzione poichè in grandi raggruppamenti di giovani esemplari, si possono trovare, mentre si riproduce la varante rossa, da uno a due esemplari del fenotipo giallo-marrone. In questi casi, i pochissimi esemplari possiedono una colorazione più scura e mancano delle brillanti sfumature giallo-verdi che si rilevano nella varietà gialla “pura”.(=fenotipo).

Secondo Szafranek (1990), N. korthausae “rosso”, per parecchi aspetti un reale specie di Nothobranchius, differisce anche in altri punti dallo stereotipo della terraferma.

· Contrariamente alla maggior parte delle specie di Nothobranchius che hanno un periodo di incubazione di 8 settimane, le uova di questa specie possono aver già terminato in loro sviluppo ed essere pronte alla schiusa dopo solo 3-4 settimane, con una temperatura di incubazione pari a 23 °C. Da questa osservazione deriva che nel suo ambiente naturale N. Korthausae le acque sono relativamente permanenti e le uova non necessitano forzatamente di un periodo di siccità per lo sviluppo;

· Differisce anche dal “generico-Nothobranchius” il tasso di accrescimento del N. korthausae “rosso”. Questa specie richiede un periodo accrescimento doppio, ed i generi possono essere distinti solo dopo 6-7 settimane. La maturtità sessuale viene raggiunta dopo circa 12 settimane. Questa specie a lenta crescita ha, però, il vantaggio di avere la possibiltà di vivere più a lungo;

· La terza caratteristica differenziante riguarda la aggressività per il cibo. N. korthausae “rosso” non necessita di grandi quantità di cibo. In rapporto agli altri Nothobranchius la specie è anche più snella.

Per il resto la specie rispetta le stesse condizioni delle altre nel genere. Considerando che le specie di Nothobranchius sono particolarmente sensibili alla “malattia del velluto” (Oodinum) è consigliabile aggiungere un cucchiaino di sale ogni 10 litri di acqua.

I N. Korthausae si nutrono di qualsiasi tipo di cibo vivo adatto alla dimensione della loro bocca: larve di zanzara, pulci d’acqua ecc..

Per ciascun individuo adulto è preferibile assegnare dai 3 ai 5 litri di “spazio” in acquario.

La riproduzione avviene meglio con un trio od un gruppo. Gli individui devono essere bene alimentati precedentemente per portarli nelle condizioni ottimali. Dopo di che vengono lasciati in accoppiamento per una settimana. La deposizione avviene su un substrato di torba. è stato occasionalmente osservato che N. korthausae depone anche in acqua libera, lontano dal fondo. Il fenomeno è stato osservato anche con N. patrizii e N. janpapi. Durante la settimana di accoppiamenti nutrire non distribuire molto cibo. Al termine della settimana, la torba deve essere rimossa e lasciata ad asciugare per 1 o 2 giorni e successivamente può essere riposta in un sacchetto di plastica chiuso per 6-8 settimane [2-3 mesi]. Trascorso questo periodo all’asciutto sopra la torba che contiene le uova viene distribuita dell’acqua fresca (16 – 18 °C).

Gli avannotti più grandi sono già in grado di mangiare direttamente naupli di Artemia appena schiusi; la maggior parte degli avannotti, che non molto più piccoli, richiedono infusori o vermi micro. Dopo tre giorni anche loro sono in grado di nutrirsi con naupli di Artemia appena schiusi. L’omissione di questo importante aspetto dell’allevamento ha come risultato la perdita della maggior parte degli avannotti più piccoli nel primo giorno dopo la schiusa. Questa specie risulta anche sensibile alle condizioni generali dell’acqua, di conseguenza è auspicabile e necessario un regolare e parziale cambio dell’acqua.

Secondo Schonewille (1988) il tasso di crescita della varietà gialla della specie è più veloce, e , dopo 5-6 settimane si possono riconoscere i primi maschi. Niedzielski (1994) al contrario riporta un tasso di crescita più lento rispetto a quello delle altre specie di Nothobranchius; solo dopo 2 mesi i generi possono essere identificati e si raggiunge la maturità sessuale dopo 4 mesi.

N. korthausae è una specie molto prolifica. Dopo una settimana di accoppiamenti da parte di un trio nutrito appropiatamente dalla torba si possono estrarre dalle 100 alle 200 uova. In aggiunta a ciò la specie è particolarmente indicata per i principinati.

Stewart riporta tempi di incubazione più brevi (solo 3 settimane). La sua esperienza con uova incubate in acqua (pur considerandola come possibilità con cosi’ brevi periodi di incubazione) è risultata negativa. Egli tenne le uova in acqua per l’incubazione , ma dopo 3 mesi (con una temperatura relativamente bassa di 18-19 °C), esse non mostravano alcun segno di sviluppo.

Secondo J. Kadlec (1996) il tempo di incubazione e sviluppo degli embrioni risiede tra i 14 ed i 60 giorni. Il limite più basso corrisponde a temperature introno ai 28 30 °C mentre il limite più alto si ottiene con temperature nell’intorno dei 19 °C. Egli ha rilevato che il tempo di sviluppo degli embrioni di N. korthausae è il più veloce di tutte le specie di Nothobranchius. La schiusa delle uova avviene preferibilmente in acqua con temperatura intorno ai 17 – 18 °C; un progressivo aumento della temperatura, intorno ai 23-25 °C, aumenta il numero degli avannotti che nuotano liberamente.

Stewart (1976) riferisce anche che, dopo poche generazioni allevate in acquario, il periodo di incubazione dalle 3-4 settimane di incubazione inizialmente richieste sale a 8-9 settimane con un progressivo aumento delle uova infertili tra una generazione e l’altra. Personalmente, per le oltre 20 generazioni che ho riprodotto, non ho mai rilevato un simile fenomeno.

Letteratura


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