Il rossetto, Aphia minuta

Il rossetto, Aphia minuta

Il rossetto, Aphia minuta
Il rossetto, Aphia minuta

Il rossetto, Aphia minuta, è un piccolo pesce osseo caratterizzato da una taglia massima di 6 cm. In Italia rappresenta un’importante risorsa della pesca artigianale e la sua cattura, nei mesi invernali, è una consuetudine della flotta artigianale diffusa nel Mar Ligure, Tirreno, Adriatico e Sardegna. Altre aree mediterranee dove la specie è catturata comunemente sono le Baleari e la costa continentale spagnola.

La pesca al rossetto lungo la costa toscana viene effettuata con la “sciabica” (una rete con particolari caratteristiche costruttive che viene usata esclusivamente per questo tipo di pesca) e rappresenta un’attività molto importante da un punto di vista socioeconomico. Le catture annuali, comprese tra 10 e 30 tonnellate, sono commercializzate solo in minima parte sul mercato toscano (circa il 20%) e per lo più sono inviate in Liguria dove è considerato uno dei prodotti ittici tra i più pregiati e ricercati.

Differenza Rosseetti e Bianchetti

Confronto tra un campione di rossetti (a sinistra) e di bianchetti (a destra).

Nella fase giovanile, il rossetto è un animale gregario che ha la tendenza a formare banchi numerosi localizzabili in prossimità della costa, spesso localizzato nelle vicinanze delle foci dei fiumi e predilige perlopiù i fondali sabbiosi e fangosi.
In base alla normativa vigente la pesca viene effettuata dal 1 novembre al 31 marzo, in acque costiere poco profonde (fino a 40 m) con imbarcazioni di dimensioni ridotte.
Con il Piano di Gestione Regionale presentato nel 20092  sono stati tracciati gli orientamenti e le linee di regolamentazione dell’attività di pesca professionale del rossetto, finalizzati alla tutela e all’utilizzo durevole delle risorse e alla sostenibilità dell’attività di pesca.
Il Piano di Gestione della Toscana e quello della Liguria, confluiti in un unico PdG nazionale per la zona GSA9 (Liguria, Toscana, Lazio), sono stati notificati dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (MiPAAF) alla Commissione europea per consentire l’adozione di misure adeguate, a livello europeo, per la gestione consapevole di questa risorsa.
In particolare la pesca del rossetto prevede l’utilizzo di una rete non regolamentare (sciabica da natante) e pertanto soltanto con l’adozione di specifici Piani di Gestione gli Stati Membri hanno la possibilità di ottenere deroghe alle pesche speciali.
Il PdG Regionale è il frutto del monitoraggio e delle analisi sulla pesca al rossetto realizzato in Toscana negli ultimi 20 anni e rappresenta una valutazione di tale attività necessaria per definire un appropriato strumento di gestione per conservare e tutelare nel tempo questa specie, preservando la particolare tecnica di pesca svolta con la sciabica, entrato a far parte della storia delle comunità dei pescatori locali.

Il PdG nazionale, così come approvato dall’Unione Europea, per le stagioni di pesca dal 2011 al 2014, prevede anche il monitoraggio scientifico della pesca e l’analisi statistica dell’andamento delle catture di ogni singola stagione di pesca per valutare lo stock nel tempo ed individuare gli eventuali interventi correttivi di limitazione della pesca qualora gli indicatori di stato della risorsa dovessero evidenziare una condizione di sovrasfruttamento. Il rossetto infatti è una specie molto sfruttata in un periodo di tempo relativamente breve e, in pochi mesi, è rilevabile un evidente decremento della sua abbondanza.

Uno dei più diffusi strumenti per le valutazioni dello stato di sfruttamento di una risorsa, soprattutto per specie a vita breve, è rappresentato dall’andamento delle catture per unità di sforzo CPUE, espresse come kg di cattura al giorno per ogni barca..
I valori di CPUE più elevati per il periodo 1991-2008 si registrano nel 2007 con 35,3 kg/giorno/barca, mentre valori minimi si sono registrati nel 1994 con soli 9,9  kg/giorno/barca: la media complessiva del periodo indica catture per giorno per barca pari a 21,6 kg.
Analizzando i valori di CPUE è possibile evidenziare che, dal punto di vista del rendimento, le zone più produttive risultano essere quella di Vada con 23 kg/giorno/barca e quella di Talamone – Porto S. Stefano con 22 kg/giorno/barca.

Nel periodo 1991-2009 sono stati rilevati 18222 valori di cattura giornaliera per barca, utilizzati per il calcolo del Biological Limit Reference Point (LRP), ossia del limite di sicurezza per evitare il sovrasfruttamento, che in Toscana – secondo le vlutazioni di ARPAT – è risultato pari a una media annuale di 8,5 kg/giorno/barca.
A seguito dell’adozione del Piano di gestione europeo3 per questo tipo di pesca, la possibilità di pescare il rossetto, ma non il bianchetto4 , per la stagione di pesca 2011-12, nella GSA 95  è stata concessa a 94 imbarcazioni in Liguria e 48 in Toscana.
Ogni anno, dall’adozione del Piano di Gestione Regionale per l’utilizzo della sciabica per la pesca del rossetto, si traccia un primo bilancio del monitoraggio biologico che per la stagione di pesca 2011-12 in Toscana è stato effettuato da ARPAT.

qualche ricetta con i Rossetti

Spaghetti ai Rossetti olive nere e zeste di Limone all’olio piccante

 

Fonte Arpat

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Pubblicato da peperonciniedintorni

Calogero Rifici nato a Mirto (ME) nel lontano 13 aprile 1958, sono Perito Meccanico e studio cucina, fotografia, elettronica, informatica, ec, ec. Nel 1982 mi sono trasferito a Firenze, per lavorare nel primo impianto di smistamento d’Italia, nel 1984 mi sono sposato con Marina e ci siamo trasferiti a Livorno, sul mare, perché ci nasce sul mare difficilmente ci rinuncia. Per circa 6 anni ho insegnato Office automation in una scuola superiore, ho tenuto diversi corsi di informatica in diverse aziende. Per tanti Anni ho lavorato come specialista infrastrutture per una grande azienda di servizi, mi occupo di sicurezza. Dal gennaio 2019 sono libero professionista, nel campo enogastronomico Dal 2002 sono membro dell’accademia del peperoncino, dal 2008 sono Sommelier Fisar delegazione Livorno. Da 2013 ho un blog, www.peperonciniedintorni.it dove pubblico notizie enogastronomiche e ricette. Quando nelle ricette uso ingredienti particolari, prima spiego gli ingredienti che uso e poi illustro le ricette. Le mie ricette sono o tradizionali o di mia creazione, cerco di valorizzare i prodotti che uso. Faccio parte della delegazione Slow Food di Livorno, e cerchiamo di far conoscere la natura, specialmente ai bambini.

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